Il carisma


Se il chicco di frumento non cade a terra e muore, non porta frutto… (Gv 12,24). E’ il mistero pasquale di morte e resurrezione, che Gesù ha attuato per primo donando se stesso, perchè ricevessimo la vita, ma è anche il mistero della primavera della nostra Congregazione, che ha visto realizzare questa Parola del Signore al momento dell’Unione tra i due Istituti, dopo che i nostri primi passi nella Vita Religiosa venivano segnati da prove, umiliazioni, sofferenze… Entrambi furono veramente il piccolo seme evangelico, che rinunciò, per amore, alla propria esistenza per generare una nuova vita, gratuitamente protesa ad amare e a servire la Chiesa: quella delle Sorelle salla Carità.

 

 

 

Non temere piccolo gregge, perchè è piaciutoal Padre vostro di darvi il Suo Regno! (Lc. 12,32). E’ la parola della nostra fiducia nella quale sentiamo fortemente la paternità di Dio, che ci pensa, ci ama e ci dona le cose di cui abbiamo bisogno: l’umiltà delle scelte, del tratto, dei rapporti, delle opere; la disponibilità a crescere in questa dimensione di piccolezza, di provvisorietà, che ci fa essere “profeti” per l’efficacia di quella Parola operante nelle nostre piccole persone.

 

 

 

Dio è amore e chi sta nell’amore dimora in Dio e Dio in lui! (Gv 4,16). E’ la Parola che determina il significato e il dono della nostra denominazione: Sorelle della Carità, quindi sorelle dell’Amore, per l’Amore, nell’Amore, vergini consacrate nella Carità a Cristo, per la Chiesa. Per noi che siamo nate dalla Parabola del chicco di grano questa Parola ha un significato ben preciso: amare è dare la vita! Infatti la sorte del chicco del grano non presenta che due prospettive: essere macinato per diventare pane, essere seppellito per dare origine ad una nuova vita!Per questo la Carità è il “dono”, il “metodo di vita” e la “meta” che costantemente cerchiamo di perseguire.

 

 

…E c’era la Madre di Gesù… (Gv. 2,3). Sempre unita a Cristo in tutta l’opera di salvezza, presente alla nascita della Chiesa, Maria è sempre accanto a noi. Per radicata tradizione della nostra Famiglia Religiosa noi la veneriamo e la amiamo con intensissimo amore; consacrandoci a Lei, modello di vita, la nostra vocazione per essere trovate fedeli con la lampada accesa alla venuta.